Care amiche lettrici di Consigli di Make-up
l’articolo che segue sarà breve ma intenso con un obiettivo ben preciso,
leggere. Ebbene sì, avete letto bene. Leggere. Che sia sul terrazzo di casa o
sotto al sole, che sia in metro o al parco, che sia al mare o in montagna, la
parola d’ordine è leggere! L’ articolo,come si legge dall’incipit è stato aperto di proposito con uno stralcio
brevissimo del libro che sto per consigliarvi care fedelissime del blog.
I
monologhi attingono dai fatti di cronaca che quotidianamente ascoltiamo al
telegiornale o leggiamo sui quotidiani nazionali e vogliono essere la voce di
quelle donne che non ce l’hanno fatta ad urlare la fine del loro amore malato e
criminale, che hanno perso la vita per mano del marito,del fidanzato, dell’ex.
Edito
da Rizzoli e dal titolo “Ferite a morte” esce nel 2013, il libro è in realtà
una raccolta di monologhi scritti a quattro mani da una signora della tv che tutte
voi conoscete, Serena Dandini, e dalla ricercatrice del CNR Maura Misiti.
I
monologhi attingono dai fatti di cronaca che quotidianamente ascoltiamo al
telegiornale o leggiamo sui quotidiani nazionali e vogliono essere la voce di
quelle donne che non ce l’hanno fatta ad urlare la fine del loro amore malato e
criminale, che hanno perso la vita per mano del marito,del fidanzato, dell’ex.![]() |
Fonte: http://www.rizzolilibri.it |
La particolarità di questi monologhi sta, come
detto poc’anzi nella descrizione di fatti di vita quotidiani che non sono altro
che il preannuncio della morte e, di conseguenza, della difficoltà da parte
delle donne, a volte inconsce, di riconoscere le forme di prevaricazione e di
violenza per mano di un uomo, inconsapevoli dunque della pericolosità a tal
punto da sottovalutare il rischio di subire danni permanenti o, nella peggiore
delle ipotesi, la morte stessa.
Tutti i monologhi hanno inoltre la particolarità
di descrivere scene di vita domestica, in cui le donne sono accanto alle
persone amate (come la famiglia) attraverso culture e tradizioni diverse ma che
allo stesso tempo tracciano una linea di continuità che unisce tutte le protagoniste; tutti i racconti sono
corredati da approfondimenti riguardanti nello specifico il tipo di violenza o la pratica violenta
all’interno delle culture più lontane.
“Ferite a morte”, oltre ad essere un libro, è
anche il titolo di un tour teatrale, nazionale e internazionale ed è un blog
che parla e tratta di violenza di genere, di soprusi e di abusi e di come
riconoscerli ma non solo, racconta di messaggi positivi, di iniziative, di
progetti, di centri antiviolenza, sportelli e associazioni in cui una donna
maltrattata può essere accolta, ascoltata, guidata e sostenuta nelle scelte,
nel percorso di autodeterminazione e uscita dal circuito lesivo della violenza.
Siete ancora lì?! Forza curiosone, che aspettate!
Uscite a comprare il libro e poi chiamate tutte le vostre amiche e parlatene, raccontate le storie, esprimete le
emozioni consigliandone la lettura! Il primo passo è parlare della violenza per
saperla riconoscere. Mi raccomando, occhi sempre aperti.
A presto.
Miriam
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